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Strumenti per la costruzione

Costruire un’intelligenza artificiale non è più un processo riservato a scienziati o grandi aziende. Oggi esistono strumenti accessibili anche a sviluppatori indipendenti, startup e persino studenti. Gli strumenti principali si dividono in due grandi categorie: le librerie di programmazione e le piattaforme low-code/no-code.

Librerie e framework per sviluppatori:

Chi ha competenze di programmazione, soprattutto in Python, può utilizzare librerie come:

  • TensorFlow (di Google): molto usato per la creazione di modelli di deep learning, consente di costruire reti neurali e addestrarle anche su grandi dataset.

  • PyTorch (di Meta/Facebook): particolarmente apprezzato in ambito accademico per la sua flessibilità e facilità di debugging.

  • Scikit-learn: ideale per machine learning “classico”, perfetto per regressioni, classificazioni, clustering e algoritmi statistici.

  • Keras: più semplice di TensorFlow, usato spesso per prototipare modelli di rete neurale in modo intuitivo.

Questi strumenti permettono un controllo molto fine del comportamento del modello, ma richiedono anche conoscenze di matematica, statistica e gestione dei dati.

Piattaforme visuali e no-code:

Per chi non è programmatore, esistono strumenti no-code/low-code che permettono di costruire modelli AI tramite interfacce grafiche:

  • Teachable Machine (by Google): ideale per creare semplici modelli di riconoscimento immagini/audio.

  • Lobe.ai (di Microsoft): piattaforma gratuita e intuitiva per allenare modelli con un’interfaccia drag & drop.

  • RunwayML: consente di utilizzare modelli AI pre-addestrati per compiti creativi come il text-to-image, video editing, o generazione audio.

  • Peltarion: una piattaforma cloud che permette di costruire modelli di deep learning in ambito enterprise, senza scrivere codice.

Altri strumenti utili:

  • Hugging Face: una community e repository open-source che raccoglie centinaia di modelli già pronti per NLP, visione artificiale e molto altro.

  • OpenAI API: consente di integrare GPT, Codex e DALL·E all’interno di app, siti web o software. Perfetto per chatbot, assistenti vocali o generatori di contenuti.

  • LangChain e AutoGPT: strumenti che permettono di creare agenti AI capaci di interagire in modo autonomo con il web, documenti o altri software.

Infine, è utile imparare a lavorare anche con servizi cloud che offrono potenza di calcolo per l’addestramento dei modelli, come Google Colab, AWS Sagemaker, Azure AI Studio o IBM Watson.

In conclusione, oggi esistono strumenti per ogni livello: dagli studenti ai professionisti. L’importante è iniziare dal proprio livello di competenza e costruire gradualmente, imparando anche i limiti dell’AI che si sviluppa.

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